Alimentazione gatto: quali abitudini evitare

Intelligente, sornione e discreto il gatto, nel corso del tempo, ha mitigato la sua natura indipendente e selvatica diventando l'animale domestico per eccellenza.


Presente in quasi tutte le case, si adatta ai diversi stili di vita dei proprietari in quanto non è particolarmente bisognoso di cure. Nonostante ciò, quando decidiamo di accogliere un gatto nella nostra vita dobbiamo tenere presenti alcuni accorgimenti fondamentali per assicurargli le migliori condizioni possibili.


Gli errori più gravi e allo stesso tempo più banali che commettiamo  riguardano l'alimentazione: non bisogna mai dimenticare che il gatto è un felino e come tale un carnivoro puro, il tentativo di convertire la sua dieta in vegetariana o vegana lo condanna a danni gravissimi che possono verosimilmente portarlo alla morte.


Senza considerare le necessità specifiche di cuccioli, gatti anziani o malati, si può affermare che gli alimenti industriali, sebbene non totalmente a base di carne, sono studiati appositamente per sopperire ai fabbisogni nutrizionali del gatto e dunque rappresentano un buon sostentamento durante la vita domestica. Lo stesso non si può dire delle diete "fai da te", cioè quegli alimenti preparati in casa che, non solo, rischiano di essere squilibrati dal punto di vista dei principi nutritivi, ma anche di danneggiare l'animale. Un classico esempio è il padrone che cede alla tentazione di arricchire il cibo del gatto con integratori alimentari destinati ad esseri umani: le intossicazioni da vitamine A e D sono frequenti ed il ferro può provocare danni a reni e fegato.


Un'altro capitolo che si potrebbe aprire è quello relativo a tutti i bocconcini che diamo ai nostri animali per puro piacere personale: cioccolatini, gelati, confetture ecc...ricordiamo che ciò che per noi è un "premio" non lo è necessariamente per il nostro animale. La teobromina, presente nel cioccolato, può danneggiare il sistema nervoso.


Un "no" deciso anche agli insaccati, ricchissimi di spezie e sale, al tuorlo crudo che contiene una sostanza, l'avidina, che può provocare dermatiti e problemi neurologici nel gatto, alla cipolla, all'aglio, all'erba cipollina, allo scalogno e al porro, pericolosissimi perchè provocano anemia emolitica, emorragia e dolori addominali. No alla carne cruda, veicolo di parassiti, alle ossa sminuzzate e alle lische di pesce.


Vanno evitati anche gli alimenti troppo grassi, quelli poco digeribili come il latte di vacca, e quelli altamente tossici come la frutta secca, uva e uvetta, l'avogado, la noce di macadamia, i funghi, i semi, lo xilitolo,la parte verde del pomodoro, la caffeina, il thè e l'alcol. Gli avanzi domestici ed il cibo per cani somministrati frequentemente provocano squilibri molto marcati nella dieta del gatto.


Non bisogna, tuttavia, demonizzare un padrone che vuole viziare il proprio animale, di certo nessuno somministra volutamente al proprio pet un alimento che potrebbe danneggiarlo. E' solo importante ricordare che la forma più grande di amore verso un essere vivente è rispettare la sua natura, dunque non cerchiamo di trasformare gli animali per renderli più simili a come li vorremmo ma assecondiamo le loro esigenze per assicurar loro una vita felice.

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Autore: Vetclick (6) Categoria: Nutrizione ed Alimentazione Animale: Gatto

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